"Storielle vere e fumo di calumet"
Mostra di Mauro & Efisio Angiargiu
dal 18 al 30 Maggio 2024
inaugurazione sabato 18 Maggio dalle ore 19:00 alle ore 21:00
L' Associazione culturale LA RUOTA DELLA FORTUNA è lieta di presentare la mostra di Mauro & Efisio Angiargiu intitolata "Storielle vere e fumo di Calumet" che verrà inaugurata sabato 18 Maggio dalle ore 19:00 alle ore 21:00 presso la propria galleria a Cagliari in via Bacaredda 48/b.
Siamo orgogliosi di poter presentare questa magnifica mostra pittorica di due grandi artisti: i fratelli Mauro ed Efisio Angiargiu. Le eccezionali opere dei fratelli Angiargiu ci mostreranno i loro magici mondi: dai dipinti figurativi di Efisio e quelli simbolisti e surrealisti di Mauro, verremo accompagnati mano nella mano dai due pittori in una dimensione artistica ricca di colori e armonia. Lasciatevi cullare da questi dipinti come se fossero le note di una dolce melodia. Orari: Dopo l'inaugurazione del 18 Maggio la mostra sarà visitabile da lunedì 20 a giovedì 30 Maggio 2024 ai seguenti orari: -dal lunedì al venerdì : dalle ore 16:00 alle ore 20:00 -chiuso : domenica 19 , sabato 25 e domenica 26 Maggio 2024 Crediti: Le opere presenti sulla locandina appartengono agli artisti Mauro & Efisio Angiargiu. |
Mauro Angiargiu
(da un Articolo di Rodolfo Alessandro Neri)
Il pittore Mauro Angiargiu è un artista capace di sorprendere con le sue opere che esegue con tecniche diverse, dal trompe-l'oil, tecnica con cui ritrae temi che spaziano dal sacro fino alle tematiche più svariate, oltre alle tecniche di grafica e ritrattistica. Racconta di avere imparato a dipingere fin da bambino, iniziato all'arte dai suoi fratelli e da sua sorella, specie quest'ultima, da cui ha appreso ad orientarsi fra le varie tematiche che spaziano dall' antica Arte Egizia, fino al Rinascimento assimilando lo stile dei pittori che rappresentano la storia della pittura.
Innamorato dell’arte pittorica, aiutato da una propensione alla rappresentazione grafica da sempre, afferma: “La pittura nella mia vita rappresenta, da sempre, una passione allo stato puro. Fin da piccolo, infatti, amavo disegnare e, quando qualcuno mi chiedeva: "Cosa farai da grande?", io rispondevo, senza tentennamenti e deciso: "Il pittore!", non ho mai avuto alcun dubbio su questo”.
“Da adolescente avrei voluto frequentare un istituto d' arte, ma i miei genitori, purtroppo, avevano per me altri progetti e decisero di mandarmi al liceo classico, poichè era a cinquanta metri da casa. Probabilmente avevano ragione ed era come se parlassero da, permettetemi il termine da Guccinizzati: "Conta più un professore che un pittore." , afferma sorridendo con un chiaro richiamo alla nota canzone “L’avvelenata” del grande cantautore , il mitico Guccini.
“Io non ne volli sapere - continua Mauro Angiargiu- così non sono riuscito a terminare i miei studi classici. Crescendo, non ho mai abbandonato il mio vecchio amore. Mi piacevano i libri d'arte e mi ci perdevo dentro quei magici volumi pieni di coloratissimi quadri fantastici. Loro erano i miei veri Maestri! Nel frattempo, continuavo a disegnare e ho iniziato anche a dipingere su qualunque superficie mi permettesse di farlo, cercando di emulare quei geni. La scelta di diventare pittore mi è costata tanti sacrifici; agli inizi degli anni ottanta mi trovavo in Germania ed ero costretto a guadagnarmi da vivere facendo il cameriere”.
“Un giorno un amico vide i miei dipinti e mi disse: "Sono belli, rilassanti, dovresti esporli. Ti porto in un circolo dove potresti farlo." Così, dopo qualche settimana, i miei quadri erano appesi in quell'elegante locale che era lo 'Staedtisches Buergerzentrum' di Wiesbaden. Era il 1981, avevo 23 anni. Da allora sono state frequenti le mostre personali e collettive alle quali ho partecipato. Mi trovavo a mio agio ad accogliere i visitatori e conversare con loro, scambiare pareri e ascoltare i loro giudizi; sentivo che mi facevano crescere ed era bellissimo imparare”.
“Ora faccio un salto lungo una vita... Inutile dire che non è stata così avventurosa da dovervela raccontare... ma intanto continua ad essere ricca di quadri, di murales, di mostre e le solite cose che può fare un artista. Tra le altre, continuo ad acquistare libri sull'arte e mi piace averli sempre vicini. Per fortuna, la curiosità e la gioia di imparare ancora non mi è passata.
“A proposito di murales - gli domando- so che ne ha realizzato in Sardegna che ormai acquisito notorietà, dove si trova?”
“A Gairo, nell’Ogliastra. Ho avuto l’onore di realizzarlo su richiesta dell’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Roberto Marceddu. All’inaugurazione sono intervenuti anche il vescovo, monsignor Piseddu e il parroco. E’ stata una bella festa conclusa con l’augurio del vescovo che la cerimonia di inaugurazione rappresenti un momento importante per la nuova storia del paese , all’insegna dell’armonia della pace e della bellezza. Una bella responsabilità!”
“Con i mie quadri cerco di regalare serenità alle persone, dato che i tempi odierni ci hanno trasformati e abbiamo in parte perso di vista antichi valori. gli animi sono diventati un pò più aridi, sono convinto che mai come ora, l'uomo abbia bisogno di poesia per poter cambiare questa inerzia da cui siamo afflitti. Questo mi ha portato a modificare lo spirito dei miei dipinti e, mettendoci quel pizzico di ironia e di sarcasmo in più - non prendendomi mai troppo sul serio - producevo delle serie come " Persone fuori dal gregge " e " Illusioni e distorsioni ", realizzate dal 2012 fino ai giorni nostri”.
“Ora, senza voler abbandonare questo spirito giocoso e bizzarro, ho in programma altre produzioni che mirano ad una lettura leggera. Non ho certo la pretesa di poter cambiare il mondo, né quella di voler insegnare a vivere, ma spero che i miei dipinti aiutino a sorridere e a destare curiosità, alimentando la fantasia...”. Amo in modo particolare il quadro, un oggetto che rappresenta in maniera diretta ed immediata, la persistenza della memoria”.
In effetti le sue opere, al pari di quelle dei grandi Maestri lasciano intuire una rara sensibilità capace di avere permesso di realizzare l’unione fra uno stile realistico con il filone surrealista rappresentando con una tecnica ammirevole, i paesaggi della sua terra. Numerose le sue mostre, dalla prima nel nord Sardegna, alle esposizioni in Germania negli anni ottanta a Wiesbaden e a Mainz, ancora a New York presso lo Javits Convention Center, oltre alle assai numerose nel cagliaritano e nel nuorese. Qui sono presenti molti dei suoi murales da quello di Loceri, il più grande dell'isola. Tortolì, Aritzo,Villanova Strisaili. Due suoi murales sono presenti infine in Germania, a Rudesheim e nella già citata Wiesbaden.
Mauro Angiargiu è dunque un artista molto attivo, da scoprire e seguire. Il suo stile, i suoi quadri caratterizzati dalla comparsa di elementi simbolici nelle tematiche realistiche, rivela molto del suo animo e del colloquio interiore da cui nascono i suoi dipinti capaci di donare serenità, un vero e proprio lavoro di introspezione esposto al pubblico a cui sarà offerta la possibilità di ammirare la tecnica mirabile di un pittore moderno capace di creare un ponte ideale con gli artisti del passato che hanno fatto grande la storia della pittura, rappresentando la continuità con questi.
(da un Articolo di Rodolfo Alessandro Neri)
Il pittore Mauro Angiargiu è un artista capace di sorprendere con le sue opere che esegue con tecniche diverse, dal trompe-l'oil, tecnica con cui ritrae temi che spaziano dal sacro fino alle tematiche più svariate, oltre alle tecniche di grafica e ritrattistica. Racconta di avere imparato a dipingere fin da bambino, iniziato all'arte dai suoi fratelli e da sua sorella, specie quest'ultima, da cui ha appreso ad orientarsi fra le varie tematiche che spaziano dall' antica Arte Egizia, fino al Rinascimento assimilando lo stile dei pittori che rappresentano la storia della pittura.
Innamorato dell’arte pittorica, aiutato da una propensione alla rappresentazione grafica da sempre, afferma: “La pittura nella mia vita rappresenta, da sempre, una passione allo stato puro. Fin da piccolo, infatti, amavo disegnare e, quando qualcuno mi chiedeva: "Cosa farai da grande?", io rispondevo, senza tentennamenti e deciso: "Il pittore!", non ho mai avuto alcun dubbio su questo”.
“Da adolescente avrei voluto frequentare un istituto d' arte, ma i miei genitori, purtroppo, avevano per me altri progetti e decisero di mandarmi al liceo classico, poichè era a cinquanta metri da casa. Probabilmente avevano ragione ed era come se parlassero da, permettetemi il termine da Guccinizzati: "Conta più un professore che un pittore." , afferma sorridendo con un chiaro richiamo alla nota canzone “L’avvelenata” del grande cantautore , il mitico Guccini.
“Io non ne volli sapere - continua Mauro Angiargiu- così non sono riuscito a terminare i miei studi classici. Crescendo, non ho mai abbandonato il mio vecchio amore. Mi piacevano i libri d'arte e mi ci perdevo dentro quei magici volumi pieni di coloratissimi quadri fantastici. Loro erano i miei veri Maestri! Nel frattempo, continuavo a disegnare e ho iniziato anche a dipingere su qualunque superficie mi permettesse di farlo, cercando di emulare quei geni. La scelta di diventare pittore mi è costata tanti sacrifici; agli inizi degli anni ottanta mi trovavo in Germania ed ero costretto a guadagnarmi da vivere facendo il cameriere”.
“Un giorno un amico vide i miei dipinti e mi disse: "Sono belli, rilassanti, dovresti esporli. Ti porto in un circolo dove potresti farlo." Così, dopo qualche settimana, i miei quadri erano appesi in quell'elegante locale che era lo 'Staedtisches Buergerzentrum' di Wiesbaden. Era il 1981, avevo 23 anni. Da allora sono state frequenti le mostre personali e collettive alle quali ho partecipato. Mi trovavo a mio agio ad accogliere i visitatori e conversare con loro, scambiare pareri e ascoltare i loro giudizi; sentivo che mi facevano crescere ed era bellissimo imparare”.
“Ora faccio un salto lungo una vita... Inutile dire che non è stata così avventurosa da dovervela raccontare... ma intanto continua ad essere ricca di quadri, di murales, di mostre e le solite cose che può fare un artista. Tra le altre, continuo ad acquistare libri sull'arte e mi piace averli sempre vicini. Per fortuna, la curiosità e la gioia di imparare ancora non mi è passata.
“A proposito di murales - gli domando- so che ne ha realizzato in Sardegna che ormai acquisito notorietà, dove si trova?”
“A Gairo, nell’Ogliastra. Ho avuto l’onore di realizzarlo su richiesta dell’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Roberto Marceddu. All’inaugurazione sono intervenuti anche il vescovo, monsignor Piseddu e il parroco. E’ stata una bella festa conclusa con l’augurio del vescovo che la cerimonia di inaugurazione rappresenti un momento importante per la nuova storia del paese , all’insegna dell’armonia della pace e della bellezza. Una bella responsabilità!”
“Con i mie quadri cerco di regalare serenità alle persone, dato che i tempi odierni ci hanno trasformati e abbiamo in parte perso di vista antichi valori. gli animi sono diventati un pò più aridi, sono convinto che mai come ora, l'uomo abbia bisogno di poesia per poter cambiare questa inerzia da cui siamo afflitti. Questo mi ha portato a modificare lo spirito dei miei dipinti e, mettendoci quel pizzico di ironia e di sarcasmo in più - non prendendomi mai troppo sul serio - producevo delle serie come " Persone fuori dal gregge " e " Illusioni e distorsioni ", realizzate dal 2012 fino ai giorni nostri”.
“Ora, senza voler abbandonare questo spirito giocoso e bizzarro, ho in programma altre produzioni che mirano ad una lettura leggera. Non ho certo la pretesa di poter cambiare il mondo, né quella di voler insegnare a vivere, ma spero che i miei dipinti aiutino a sorridere e a destare curiosità, alimentando la fantasia...”. Amo in modo particolare il quadro, un oggetto che rappresenta in maniera diretta ed immediata, la persistenza della memoria”.
In effetti le sue opere, al pari di quelle dei grandi Maestri lasciano intuire una rara sensibilità capace di avere permesso di realizzare l’unione fra uno stile realistico con il filone surrealista rappresentando con una tecnica ammirevole, i paesaggi della sua terra. Numerose le sue mostre, dalla prima nel nord Sardegna, alle esposizioni in Germania negli anni ottanta a Wiesbaden e a Mainz, ancora a New York presso lo Javits Convention Center, oltre alle assai numerose nel cagliaritano e nel nuorese. Qui sono presenti molti dei suoi murales da quello di Loceri, il più grande dell'isola. Tortolì, Aritzo,Villanova Strisaili. Due suoi murales sono presenti infine in Germania, a Rudesheim e nella già citata Wiesbaden.
Mauro Angiargiu è dunque un artista molto attivo, da scoprire e seguire. Il suo stile, i suoi quadri caratterizzati dalla comparsa di elementi simbolici nelle tematiche realistiche, rivela molto del suo animo e del colloquio interiore da cui nascono i suoi dipinti capaci di donare serenità, un vero e proprio lavoro di introspezione esposto al pubblico a cui sarà offerta la possibilità di ammirare la tecnica mirabile di un pittore moderno capace di creare un ponte ideale con gli artisti del passato che hanno fatto grande la storia della pittura, rappresentando la continuità con questi.
Breve biografia di Efisio Angiargiu:
nato a Sanluri nel 1955 vive e opera a Sanluri in via degli Scolopi, 1/a. Ha sempre avuto la passione per ogni forma d'arte sin da giovanissimo. Ha sviluppato il disegno e la pittura incoraggiato giovanissimo dai suoi insegnanti nel collegio dei padri Silvestrini Benedettini di Fabriano, vicino ad Ancona. In quel convento rimase affascinato dagli olii, dagli affreschi e dalle fantastiche decorazioni che si trovavano all'interno della chiesa e questo accresceva la sua passione per la pittura. In seguito, spinto dalle insegnanti Jannucci e Putzu iniziò a realizzare disegni dal vero. Frequentò alcune botteghe di artisti locali più affermati; lentamente il suo sogno prendeva forma e anche i risultati arrivarono. Iniziavano così, le prime commissioni e le prime esposizioni. Si dedicò ad alcuni restauri di statue religiose e qualche decorazione, fino a realizzarne tante in diverse chiese e più tardi anche in altre zone della Sardegna. Ultimamente gli è stata affidata la ricostruzione pittorica ideale documentata dagli scritti del seicento della chiesa campestre di "Santu Antiogu Becciu" in agro di Sanluri Villanovaforru. La sua ricerca continua tutt'oggi con la partecipazione a mostre personali e collettive e l’apprezzamento della critica e del pubblico. Le sue opere sono presenti in numerose collezioni private in Italia e all’estero. |
I due artisti firmano la locandina e le foto della presentazione della loro mostra:
Le opere di Efisio Angiargiu in mostra:
Le opere di Mauro Angiargiu in mostra:
Immagini e video della serata inaugurale:
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Galleria dell'associazione culturale La Ruota della Fortuna
via Bacaredda 48/b
Cagliari
telefono 345-6457841
c.f. 92234910922
via Bacaredda 48/b
Cagliari
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