"Cristian Casula & Fabrizio Natalino Loi"
Mostra fotografica
dal 29 Aprile all' 11 Maggio 2023
inaugurazione sabato 29 Aprile dalle ore 19:00 alle ore 21:00
L' Associazione culturale LA RUOTA DELLA FORTUNA è lieta di presentare la mostra fotografica di Cristian Casula e Fabrizio Natalino Loi, che verrà inaugurata sabato 29 Aprile dalle ore 19:00 alle ore 21:00 presso la propria galleria a Cagliari in via Bacaredda 48/b.
La mostra fotografica vedrà esposte circa 15 opere di ciascun artista che ci mostreranno gli ultimi eccezionali lavori dei nostri fotografi vincitori di importanti premi del nostro ultimo concorso fotografico del 2022. Dopo l'inaugurazione di sabato 29 Aprile la mostra sarà visitabile da martedì 2 Maggio a giovedì 11 Maggio 2023 ai seguenti orari: -dal lunedì al venerdì : dalle ore 16:00 alle ore 20:00 -chiuso : domenica 30 Aprile, lunedì 1 Maggio, sabato 6 Maggio e domenica 7 Maggio 2023. Crediti: Le opere presenti sulla locandina appartengono ai nostri artisti in mostra |
Cristian Casula firma la locandina della loro mostra accanto alle sue opere:
PRESENTAZIONE DI CRISTIAN CASULA
Cristian Casula è nato a Cagliari nel 1973.
Tessera associativa de La Ruota della Fortuna n°218
Appassionato di fotografia e viaggi da sempre, acquista la prima reflex digitale nel 2013 che diventa la sua fedele compagna, su e giù per monti e valli, in giro per l'Europa e persino sottoterra, in indimenticabili escursioni in grotta.
La percezione chiara che il mezzo meccanico potesse essere sfruttato meglio di come riusciva lo convince ad iscriversi e frequentare la "Fine Art", una accademia di fotografia.
Nove mesi passati a studiare e sperimentare, per accorgersi di aver comunque solo fatto i primi passi verso un mondo estremamente complesso, ma allo stesso tempo bellissimo.
Frequenta spesso corsi di specializzazione e workshop, oltre a confrontarsi su vari temi con colleghi fotografi, modelle e altri professionisti dell'ambiente ...
Ha mantenuto la sua passione per i viaggi. Nel 2019 visita la "Zona di Esclusione" attorno alla centrale nucleare di Chernobyl, e il Perù, in un viaggio che lo ha portato dalla città perduta di Macchu Piccu alla foresta amazzonica. Dai suoi viaggi nascono reportage fotografici di spessore.
Il suo motto? Non si finisce mai di imparare.
Cristian Casula è nato a Cagliari nel 1973.
Tessera associativa de La Ruota della Fortuna n°218
Appassionato di fotografia e viaggi da sempre, acquista la prima reflex digitale nel 2013 che diventa la sua fedele compagna, su e giù per monti e valli, in giro per l'Europa e persino sottoterra, in indimenticabili escursioni in grotta.
La percezione chiara che il mezzo meccanico potesse essere sfruttato meglio di come riusciva lo convince ad iscriversi e frequentare la "Fine Art", una accademia di fotografia.
Nove mesi passati a studiare e sperimentare, per accorgersi di aver comunque solo fatto i primi passi verso un mondo estremamente complesso, ma allo stesso tempo bellissimo.
Frequenta spesso corsi di specializzazione e workshop, oltre a confrontarsi su vari temi con colleghi fotografi, modelle e altri professionisti dell'ambiente ...
Ha mantenuto la sua passione per i viaggi. Nel 2019 visita la "Zona di Esclusione" attorno alla centrale nucleare di Chernobyl, e il Perù, in un viaggio che lo ha portato dalla città perduta di Macchu Piccu alla foresta amazzonica. Dai suoi viaggi nascono reportage fotografici di spessore.
Il suo motto? Non si finisce mai di imparare.
Natalino Fabrizio Loi firma la locandina della loro mostra accanto alle sue opere:
PRESENTAZIONE DI FABRIZIO NATALINO LOI:
Fabrizio la passione per la fotografia l’ha coltivata da sempre. Da quando suo padre, Dario, portò a casa una Koroll II, che ancora oggi fa bella mostra di se appesa alla parete.
Ha seguito le orme del padrino, Natalino pure lui, grande appassionato di fotografia, pittura, e viaggi nel mondo, alla scoperta di nuovi e interessanti orizzonti.
Non mancavano occasioni di fotografare gli istanti, renderli eterni, perchè la fotografia, al pari della scrittura e della pittura, rende immortali gli attimi che si vivono e che si vogliono descrivore.
La scrittura, coltivata anch’essa fin dalla giovane età, veniva usata da Fabrizio per descrivere i più importanti fatti di cronaca, dai terremoti, alle alluvioni. Suo maestro Mario, i giorni dopo l’alluvione di Villagrande, gli consegnò dei compiti in classe che ormai aveva rimosso dalla mente. Erano delle descrizioni sui terremoti del Friuli, e sulla società di Villagrande.
Le disse:
“Tieni Fabrizio, sono le poche cose che si sono salvate dal fango dentro casa mia; ti appartengono”
Ha partecipato a vario titolo alle emergenze dell’alluvione di Villagrande Strisaili, Segariu, Capoterra, terremoto Sri Lanka e Abruzzo.
Dal 19 gennaio 2005 al 09 febbraio 2005, ha partecipato quale volontario di Protezione Civile ad attività di supporto tecnico–logistico nell’emergenza tsunami nel Sud-Est Asiatico verificatosi il 26 dicembre 2004, precisamente nella posa in opera di tende e gestione dell’ospedale da campo nella regione Kinnya nel Nord-Est dello Sri Lanka, come da attivazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento Protezione Civile – Ufficio Volontariato e relazioni istituzionali – Roma.
Ha redatto una monografia depositata presso l’Università degli Studi di Sassari, Facoltà di Agraria, corso di Laurea in Scienze Forestali e Ambientali, con il titolo “Abitare e vivere a Villagrande Strisaili: ciò che è stato”. Anno 2000/2001
Autore di articoli pubblicati sul periodico d’informazione “Natura in Sardegna”, testata dell’Associazione Forestali, ASS.FOR.-onlus.
All’interno del progetto OCR incendi, ha organizzato e gestito le relazioni tra ASS.FOR e liceo Leonardo da Vinci di Lanusei relative alla “Giornata europea di sensibilizzazione contro gli incendi-28 luglio 2008”.
Ha partecipato al Workshop Internazionale di Architettura del Paesaggio – sede di Cagliari dal 22 febbraio 2008 al 28 febbraio 2008, svolgendo funzioni di fotografo. I risultati di tale Workshop e le fotografie sono stati pubblicati in “Laboratorio di progettazione per Quartu Sant’Elena “ (a cura di Cesarina Siddi – Cangemi Editore, Roma 2009).
Ha Collaborato con il quotidiano “Sardegna 24” nella fornitura di foto in materia sociale e ambientale.
MOSTRA: “PENSIERI DI UN VOLONTARIO IN EMERGENZA “
Avrei voluto fare qualcosa per ringraziare coloro che prestarono soccorso e diedero solidarietà al mio paese, Villagrande Strisaili, quella maledetta sera del 6 dicembre 2004. In quei giorni frenetici, di dolore, rabbia, vergogna, conobbi tante persone. Tutte, nessuna esclusa, diedero e insegnarono umanità.
Joel e sua moglie, Patrizia, una copia eccezionale che la mia famiglia ebbe la fortuna di conoscere l’estate del 2004 al lido di Orrì, mi chiamarono al telefono da Milano: piangemmo insieme per la tragedia che sconvolse quel paese di montagna, prima di allora considerato invulnerabile. Il 14 dicembre ci sentimmo con Joel e Patrizia; lui era contento. Nessuno avrebbe immaginato quanto stava per succedere nel sud-est asiatico e proprio nel Paese di Joel, Lampuuk nel Banda Aceh, regione dell’Indonesia.
E successe ciò che nessuno avrebbe mai voluto vedere o credere.
Il 26 dicembre, circa alle 8,45 ora locale, un terribile terremoto scatenò lo Tsunami: furono lacrime e distruzione, morti e disperazione, tristezza e silenzio, fatalismo e rassegnazione.
Joel non aveva più notizie dai suoi familiari. Cercai di farlo partire con la Protezione Civile Nazionale come interprete, ma non ci fu niente da fare. Ad ogni telefonata piangevamo. Sembravamo bambini.
Speravo e avrei voluto, che l’Italia si impegnasse in quella regione povera dell’Indonesia.
Speravo anche, data la necessità, di poter partire e intervenire nel sud-est Asiatico come altri volontari.
L’attesa era frenetica, mai certezze. Mia moglie e mio figlio cercavano di capirne il mio stato d’animo.
La scelta venne presa di comune accordo con la mia famiglia, con quella donna coraggiosa che è mia moglie ed è grazie a lei che ho potuto fare quello che il cuore mi chiedeva di fare.
Il piccolo Francesco, interpellato, si mostrava incuriosito dal fatto che il babbo dovesse andare lontano ad aiutare persone in difficoltà.
Si resero entrambi disponibili a condividerne la stupenda esperienza. Senza il loro apporto di comprensione, di amore, di gioia, di sacrificio, di pianto, non avrei potuto mettere in atto il mio sogno: far sorridere bambini e portare un po’ di aiuto a quelle popolazioni.
Il 17 gennaio arriva la notizia: il volo per lo Sri Lanka è fissato per il 19 gennaio.
Passo la mattinata a sbrigare incombenze burocratiche in ufficio.
Sono confuso. Non ci credo. Non voglio più partire. Ho paura. Spero di fratturarmi qualcosa pur di non partire più.
La sera preparo i bagagli ed esco a comprare una macchina fotografica digitale con il mio amico Priamo, grande Fotografo. Si rivelerà l’occhio magico dell’anima: non la lascerò più e mi seguirà in tutto il viaggio.
Fabrizio la passione per la fotografia l’ha coltivata da sempre. Da quando suo padre, Dario, portò a casa una Koroll II, che ancora oggi fa bella mostra di se appesa alla parete.
Ha seguito le orme del padrino, Natalino pure lui, grande appassionato di fotografia, pittura, e viaggi nel mondo, alla scoperta di nuovi e interessanti orizzonti.
Non mancavano occasioni di fotografare gli istanti, renderli eterni, perchè la fotografia, al pari della scrittura e della pittura, rende immortali gli attimi che si vivono e che si vogliono descrivore.
La scrittura, coltivata anch’essa fin dalla giovane età, veniva usata da Fabrizio per descrivere i più importanti fatti di cronaca, dai terremoti, alle alluvioni. Suo maestro Mario, i giorni dopo l’alluvione di Villagrande, gli consegnò dei compiti in classe che ormai aveva rimosso dalla mente. Erano delle descrizioni sui terremoti del Friuli, e sulla società di Villagrande.
Le disse:
“Tieni Fabrizio, sono le poche cose che si sono salvate dal fango dentro casa mia; ti appartengono”
Ha partecipato a vario titolo alle emergenze dell’alluvione di Villagrande Strisaili, Segariu, Capoterra, terremoto Sri Lanka e Abruzzo.
Dal 19 gennaio 2005 al 09 febbraio 2005, ha partecipato quale volontario di Protezione Civile ad attività di supporto tecnico–logistico nell’emergenza tsunami nel Sud-Est Asiatico verificatosi il 26 dicembre 2004, precisamente nella posa in opera di tende e gestione dell’ospedale da campo nella regione Kinnya nel Nord-Est dello Sri Lanka, come da attivazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento Protezione Civile – Ufficio Volontariato e relazioni istituzionali – Roma.
Ha redatto una monografia depositata presso l’Università degli Studi di Sassari, Facoltà di Agraria, corso di Laurea in Scienze Forestali e Ambientali, con il titolo “Abitare e vivere a Villagrande Strisaili: ciò che è stato”. Anno 2000/2001
Autore di articoli pubblicati sul periodico d’informazione “Natura in Sardegna”, testata dell’Associazione Forestali, ASS.FOR.-onlus.
All’interno del progetto OCR incendi, ha organizzato e gestito le relazioni tra ASS.FOR e liceo Leonardo da Vinci di Lanusei relative alla “Giornata europea di sensibilizzazione contro gli incendi-28 luglio 2008”.
Ha partecipato al Workshop Internazionale di Architettura del Paesaggio – sede di Cagliari dal 22 febbraio 2008 al 28 febbraio 2008, svolgendo funzioni di fotografo. I risultati di tale Workshop e le fotografie sono stati pubblicati in “Laboratorio di progettazione per Quartu Sant’Elena “ (a cura di Cesarina Siddi – Cangemi Editore, Roma 2009).
Ha Collaborato con il quotidiano “Sardegna 24” nella fornitura di foto in materia sociale e ambientale.
MOSTRA: “PENSIERI DI UN VOLONTARIO IN EMERGENZA “
Avrei voluto fare qualcosa per ringraziare coloro che prestarono soccorso e diedero solidarietà al mio paese, Villagrande Strisaili, quella maledetta sera del 6 dicembre 2004. In quei giorni frenetici, di dolore, rabbia, vergogna, conobbi tante persone. Tutte, nessuna esclusa, diedero e insegnarono umanità.
Joel e sua moglie, Patrizia, una copia eccezionale che la mia famiglia ebbe la fortuna di conoscere l’estate del 2004 al lido di Orrì, mi chiamarono al telefono da Milano: piangemmo insieme per la tragedia che sconvolse quel paese di montagna, prima di allora considerato invulnerabile. Il 14 dicembre ci sentimmo con Joel e Patrizia; lui era contento. Nessuno avrebbe immaginato quanto stava per succedere nel sud-est asiatico e proprio nel Paese di Joel, Lampuuk nel Banda Aceh, regione dell’Indonesia.
E successe ciò che nessuno avrebbe mai voluto vedere o credere.
Il 26 dicembre, circa alle 8,45 ora locale, un terribile terremoto scatenò lo Tsunami: furono lacrime e distruzione, morti e disperazione, tristezza e silenzio, fatalismo e rassegnazione.
Joel non aveva più notizie dai suoi familiari. Cercai di farlo partire con la Protezione Civile Nazionale come interprete, ma non ci fu niente da fare. Ad ogni telefonata piangevamo. Sembravamo bambini.
Speravo e avrei voluto, che l’Italia si impegnasse in quella regione povera dell’Indonesia.
Speravo anche, data la necessità, di poter partire e intervenire nel sud-est Asiatico come altri volontari.
L’attesa era frenetica, mai certezze. Mia moglie e mio figlio cercavano di capirne il mio stato d’animo.
La scelta venne presa di comune accordo con la mia famiglia, con quella donna coraggiosa che è mia moglie ed è grazie a lei che ho potuto fare quello che il cuore mi chiedeva di fare.
Il piccolo Francesco, interpellato, si mostrava incuriosito dal fatto che il babbo dovesse andare lontano ad aiutare persone in difficoltà.
Si resero entrambi disponibili a condividerne la stupenda esperienza. Senza il loro apporto di comprensione, di amore, di gioia, di sacrificio, di pianto, non avrei potuto mettere in atto il mio sogno: far sorridere bambini e portare un po’ di aiuto a quelle popolazioni.
Il 17 gennaio arriva la notizia: il volo per lo Sri Lanka è fissato per il 19 gennaio.
Passo la mattinata a sbrigare incombenze burocratiche in ufficio.
Sono confuso. Non ci credo. Non voglio più partire. Ho paura. Spero di fratturarmi qualcosa pur di non partire più.
La sera preparo i bagagli ed esco a comprare una macchina fotografica digitale con il mio amico Priamo, grande Fotografo. Si rivelerà l’occhio magico dell’anima: non la lascerò più e mi seguirà in tutto il viaggio.
Gli artisti in mostra e la galleria allestita con le loro opere:
Immagini e video della serata inaugurale:
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Galleria dell'associazione culturale La Ruota della Fortuna
via Bacaredda 48/b
Cagliari
telefono 345-6457841
c.f. 92234910922
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Cagliari
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